«Sua Signoria aveva una spiccata avversione per quella che chiamava "letteratura e nient'altro". Era un'idea che per lui si associava con ebrei, giornali, librai avidi di reclame, e spirito borghese liberale che produce per denaro e che chiacchiera a vuoto, e la frase "letteratura e nient'altro" era diventata una sua espressione abituale.» (Robert Musil)